Alla scoperta dei muschi, nei boschi di Sonvico - 17 ottobre 2020

In una bella giornata autunnale ci siamo trovati per un’escursione nei boschi di Sonvico con l’intento di scoprire questo antico gruppo di piante non vascolari, poco conosciute ma molto affascinanti. Cristina Spinelli, con un’interessante presentazione nella sala multiuso, ci ha illustrato la storia, le caratteristiche e le particolarità dei muschi, fornendo le prime indicazioni utili per le osservazioni da fare in seguito sul terreno.

Lente alla mano, giungiamo quindi nel bosco di latifoglie sottostante il nucleo del paese, dove già nei pochi metri quadrati del muro dell’acquedotto, troviamo almeno cinque specie diverse, fra cui la più comune Tortula muralis.

Scendendo verso il fiume, sulla rupe che costeggia il sentiero osserviamo diverse specie, ma ciò che più interessa per il momento, non è dargli un nome, bensì individuare le caratteristiche determinanti: la foglia è larga o lanceolata, ha i margini interi o dentati, piani o involuti, ha una nervatura centrale (costa), e se sì, percorre tutta la lamina? Apprendiamo le differenze fra i muschi (s.str.) e le epatiche, appartenenti anch’esse alla divisione Bryophyta (muschi s.l.). Ci fermiamo ad osservare una bella popolazione di Porella platyphylla, solo con la lente possiamo vederne i dettagli, che stupore nello scoprirli!!

Sul margine del torrente Franscinone troviamo invece delle specie amanti dell’umidità: Ctenidium molluscum e Conocephalum conicum, un’epatica dal tallo fortemente aromatico che qui ha trovato il suo habitat ideale.

A conclusione di questa giornata, Cristina ci prepara una bella e utile rassegna di muschi ed epatiche raccolte precedentemente nel bosco. Tutte le specie sono correlate con delle schede didattiche che ci permettono di capire quanto ricco e variegato sia questo intrigante microcosmo.

Testo Lara Lucini