Giornate Engadinesi, 29 giugno – 2 luglio 2017

Dopo un 2016 nel quale abbiamo soggiornato per un lungo weekend al mare, quest’anno la Sbt ha deciso di passare 4 giorni in montagna, più precisamente nella splendida Engadina. Il tutto è iniziato in modo comodo: con un trenino siamo saliti da S-chanf fino alla Capanna Varusch, dove abbiamo goduto un buon pranzo che ci ha dato l’energia per affrontare il pomeriggio all’interno del Parco Nazionale Svizzero. Dalla capanna siamo saliti lungo un sentiero verso l’Alp Trupchun dove abbiamo ammirato una flora stupenda come la piccola Listera cordata (L.) R. Br. e la Linnaea borealis L. per poi ritornare, sotto la pioggia, via il Höhenweg verso Prasüras.
Il 30 giugno abbiamo fatto visita a Ramosch, in Bassa Engadina. La Genista radiata (L.) Scop. è stata una delle principali attrazioni, ma lungo il breve sentiero che porta alla Ruina Tschanüff siamo stati ammaliati da una incredibile ricchezza botanica che ci ha fatto procedere a passo di formica. Nascosti in un angolo abbiamo potuto ammirare gli ultimi fiorellini del gracile e rarissimo Hymenolobus pauciflorus (W. D. J. Koch) Schinz & Thell. Nei prati secchi siamo stati meravigliati dal Melampyrum arvense L., con la sua stupenda combinazione di colori che potrebbe essere l’opera di un artista, il raro Orobanche lucorum F. W. Schultz e la bella Anchusa officinalis L., come pure tante altre specie hanno fatto la loro comparsa su questo palcoscenico botanico.
Il giorno seguente ci siamo recati in un paesaggio molto diverso, ci siamo infatti incamminati nelle zone antistanti al ghiacciaio Morteratsch dove era presente una vegetazione apparentemente scarsa. Sotto i nostri occhi da botanici però si è presentata una sorprendente ricchezza di specie come il classico Epilobium fleischeri Hochst, la Linaria alpina (L.) Mill. e la Gentiana campestris L. Inoltre non è mancata la Myricaria germanica (L.) Desv., che, grazie al cambiamento climatico, ha trovato in questo ambiente intatto un rifugio dove espandersi, cosa che gli è invece difficile nei torrenti della fascia collinare, il suo habitat abituale, a causa della regolazione dei deflussi.
Con una crescente condizione fisica, il quarto giorno ci siamo recati in Alta Engadina. Da Plan da Lej siamo saliti fino al paesino di Grevasalvas, destinazione della transumanza dei Bregagliotti. Anche se il tempo era piuttosto variabile, la ricchezza botanica ha saputo motivarci e ci ha fatto dimenticare le nuvole di pioggia, in particolare i bellissimi ceppi di Phyteuma hedraianthifolium Rich. Schulz e di Senecio incanus subsp. carniolicus (Willd.) Braun-Blanq.
Queste Giornate Engadinesi sono state un momento indimenticabile, grazie ai paesaggi che abbiamo avuto modo di ammirare, alla botanica che ci è stata svelata delle formidabili conoscenze di Romedi Reinalter, grande esperto della flora engadinese, come pure dal nostro Michele Jurietti, ma anche dal senso culinario di Teresa e Carlos dell’hotel Selva di Zernez e non per ultimo grazie ad Hansjörg Schlaepfer che ha saputo proporci un programma ricco e variegato. A tutti loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.


Autori: Hansjörg Schlaepfer e Laura Torriani

Myricaria germanica (L.) Desv.

Myricaria germanica (L.) Desv.

Phyteuma hedraianthifolium Rich. Schulz

Phyteuma hedraianthifolium Rich. Schulz

Melampyrum arvense L.

Melampyrum arvense L.