Monte Campo dei Fiori - 1° luglio 2023

In compagnia di due massimi esperti della flora elvetica, Stefan Eggenberg e Philippe Juillerat, quest'escursione ha portato un buon numero di soci oltre confine, ma senza fare molti chilometri. Infatti, la zona scelta è stata individuata alle porte di Varese, in Val Ganna e sul Monte Campo dei Fiori. Un nome una garanzia.

Di primo mattino ci siamo trovati quindi in Val Ganna, dove, all’interno di una gola formata da roccia calcarea, in compagnia di un buon caffè, Stefan e Philippe hanno voluto raccontarci dell’evoluzione nei millenni passati delle diverse glaciazioni susseguitesi sulle Alpi. Questo per spiegare la presenza nelle valli insubriche, di una flora endemica straordinaria. Sulle rocce di questa gola abbiamo potuto poi ammirare delle splendide rarità, come l’asplenio delle Dolomiti (Asplenium seelosii), scoperto solo di recente per la prima volta in Svizzera proprio da Philippe sui Denti della Vecchia, oppure la carice dei burroni (Carex brachystachys), presente anche in Ticino ma con pochissime segnalazioni.

In seguito ci siamo portati sulle pendici del Monte Campo dei Fiori, monte conosciuto anche per la sua flora straordinaria. Il “bersaglio” della giornata era poter trovare la festuca ticinese (Festuca ticinensis), già segnalata qui da Adrian Möhl, ma complice anche la stagione un po’ avanzata, non ha potuto essere osservata.

Ci siamo comunque consolati con altre magnificenze, come la primula della Val Cuvia (Primula valcuvianensis), piantina che cresce solo sulle rocce calcaree ed endemica della piccola valle presente a nord del Monte Campo dei Fiori. Sono state inoltre osservate altre rarità, Il carvifoglio dei boschi (Cnidium silaifolium), la finocchiella maggiore (Seseli libanotis), il verbasco di Chaix (Verbascum chaixii), l’aconito antora (Aconitum anthora) e un’autentica rarità scoperta il giorno stesso da Philippe proprio qui, il cerfoglio selvatico con foglie a segmenti stretti (Anthriscus sylvestris subsp. stenophylla). La splendida giornata molto soleggiata e il fatto che per i soci presenti era la prima volta che si visitava questo monte, è stato un vero motivo di soddisfazione.

Testo e foto: Michele Jurietti